Album di figurine doppie

2014
FOR
accordion and live electronics ad libitum
DURATION
20'
FIRST PERFORMANCE
incomplete version: 21.3.14, Naples, Chiesa di Santa Caterina da Siena, Fondazione Pietà dei Turchini Musical Season, Francesco Gesualdi; complete version with live electronics: 6.11.14, Padua, Auditorium Pollini, I concerti del Centro d'Arte, Fanny Vicens (accordion), Alvise Vidolin, Luca Richelli (live electronics)
PUBLISHER
CATALOGUE NUMBER
S. 14586 Z.
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Score extracts

Introduction

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È il mio primo pezzo per fisarmonica sola. Precedentemente avevo impiegato la fisarmonica in composizioni da camera e per piccola orchestra (Parola, 1996; Pas si, 1998; Com que voz, 1998).
Questo lavoro costituisce per me un’esperienza di avvicinamento, di scoperta graduale in vista di una conoscenza profonda di questo strumento affascinante e misterioso, popolare e colto, semplice e raffinato. Da qui l’idea di creare un ciclo di pezzi che alternassero due modalità: quella della riscrittura per fisarmonica di brani preesistenti (del compositore stesso - in questo caso dal ciclo dei Prés per pianoforte; o di altri compositori del passato, rivisitati e trasfigurati), e della scrittura ex-novo di brani estremamente sintetici e densi che potessero servire da nucleo creativo per altre future composizioni di diversa destinazione strumentale (anche includente la fisarmonica). Un percorso di conoscenza creativa basato sulla riflessione a posteriori e a priori, e sulla loro feconda interazione, che nella apparente semplicità dei suoi esiti - caratteristica che ritengo peculiare del mio linguaggio - è evocato dal titolo Album di figurine doppie.
Nella versione con live electronics, gli otto brani che costituiscono il ciclo diventano tappe di un percorso unitario, a cui l'elettronica conferisce uno sviluppo senza soluzione di continuità. Il suo lavoro s'incentra principalmente sulla sonorizzazione al limite dell'acustico della fisarmonica, la spazializzazione, la creazione di più strumenti virtuali in accordo-disaccordo con la fisarmonica solista e l'evidenziazione di alcuni dettagli sonori tipici dello strumento quali, per esempio, la stereofonia dei due manuali e la rumoristica delicata dei bottoni o del mantice.

S.G. 17.3.14
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